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04 abril 2016

Naturalmente Ingrid

 Mio viaggio nei ricci...


                                        Perché ho deciso di lasciare i miei capelli al naturale?  


Fin da bambina mia madre ha usato prodotti chimici sui miei capelli con il risultato che, dopo anni di colorazione, phon e piastra, si sono sfibrati e indeboliti, al punto da rompersi tra le mie mani per un semplice tocco. Nonostante fosse spiacevole per me vederli ridotti in quello stato, sono rimasta fedele alla chimica, un po’ perché non conoscevo un'altra strada e un po’ perché nel mio paese le donne di colore non sono mai state apprezzate per i loro ricci. Io stessa ho sofferto a causa dei numerosi preconcetti che incontravo da tutte le parti, anche in famiglia. E cosi, anche se ero infelice, insoddisfatta, ho continuato a “chimicare” i capelli soltanto per essere accettata da quelli che mi stavano intorno.
Nel 2007 mi sono sposata con una persona meravigliosa, il mio attuale marito, il quale ogni giorno mi diceva “hai capelli bellissimi”. Piano piano ho cominciato a pensare che forse i miei ricci al naturale non erano cosi brutti, ma ho lo stesso continuato con la chimica. Dopo quattro anni di matrimonio sono rimasta incinta e a quel punto ho dovuto smettere di mettere tutte quelle cose orrende sui capelli. Quando ho visto per la prima volta la mia chioma al naturale mi sono quasi spaventata, è praticamente iniziata una relazione di amore e odio. Anche se per un verso mi piaceva l’aspetto dei ricci, dall’altro trovavo i miei capelli troppo voluminosi e non mi sentivo a mio agio. E così, dopo il parto, sono tornata a usare prodotti chimici! Poi però mi sono pentita ed ho iniziato la transizione, ma poiché non ero del tutto convinta sono ricaduta un'altra volta: via con la chimica di nuovo. Questa volta però era diverso, non mi sentivo più bene con i capelli trattati in quel modo e forse lì, per la prima volta, mi sono accettata come veramente sono. È stato allora che mi sono imbattuta in un video per capelli naturali su You Tube. Era esattamente quello che stavo cercando: un video per la cura dei capelli, per il mio tipo di capelli. Dopo aver visionato un video dietro l’altro e ascoltato preziosi consigli su come voler bene ai propri riccioli, mi sono sentita pronta per il passo definitivo, vale a dire eliminare le sostanze chimiche e la piastra dalla mia vita. E’ così che ho iniziato il mio viaggio nel mondo dei ricci: essere una ragazza riccia è diventata la mia realtà, più che una realtà è diventata una parte di me, ora non riesco più a cambiare sono troppo felice così. Ad essere sincera, non ho mai pensato che avrei proseguito il mio viaggio fino a questo punto. Ho iniziato a mettermi in discussione e a cercare di capire perché mi vergognavo di rispondere all’unica domanda che mi veniva fissa in testa: per quale motivo ho scelto di non essere mai vista con i capelli ricci? Cosi è arrivato il momento in cui ho capito che mi devo amare per quella che sono, oggi ho un blog dove condivido ricette fai da te, che ho provato e che tuttora faccio in casa.
Lo confesso, all’inizio è stato strano e ci sono stati momenti in cui mi è venuta voglia di rinunciare, ma poi mi sono ricordata esattamente il motivo per cui sono stata in questo viaggio e mi sono sentita ancora più determinata a continuare.

ACETO DI MELE PER AMMORBIDIRE E LUCIDARE NOSTRI RICCI!!!

BENEFICI :
 

1-Proprietà antibatteriche
2 - Un alleato contro prurito al cuoi capelluto e forfora
3 -Fornisce morbidezza e lucentezza
4 -Attivazione della circolazione sanguigna del cuoio capelluto
5 -Chiude le cuticole dei capelli,donando luce ai capelli 

                                                COME TRATTARE I CAPELLI 

*lavare i capelli :lavare i capelli con shampoo e balsamo di tua scelta, poi sciacquare bene, quindi non dovrebbe essere tracce chimiche nei fili. 

*Come mescolare : Sciogliere 100 ml di aceto di mele in litro di acqua filtrata. 

*l'applicazione del cuoio capelluto : gettare la testa all'indietro i e versare la metà dell'acqua con aceto in tutto il cuoio capelluto. Massaggiare la regione , al fine di stimolare le ghiandole capillari. 

*Applicazione : ancora con la testa in giu,versare metà della soluzione, alle ciocche dei capelli,diffondere bene e fare movimenti dalle radice alle punte,ciocca per ciocca.Lasciare agire il prodotto per 10 minuti. 

*Riscacquare bene : prendere cura di ritirare il prodotto,con acqua ad una temperatura fra fredda i ghiacciata,questo aiuterài nel processo di chiusura delle cuticole dei capelli.
Nonostante ciò, come per ogni cosa, è bene non abusare nell’utilizzo. Sarà sufficiente adoperarlo una volta a settimana.

L'importanza di scegliere prodotti senza Solfati, Siliconi, Petrolati e Parabeni

 

La maggior parte degli shampoo in commercio, a prescindere dal prezzo, contengono una sostanza considerata tossica, il laurilsolfato di sodio.
Si tratta di un tensioattivo, un potente agente detergente sgrassante, in grado di conbinarsi alle particelle di grasso e di asportarle durante il risciacquo.
Il laurisolfato di sodio è utilizzato, tra l’altro, a livello industriale per pulire interni di locomotive, cuscinetti a sfera, insomma tutte cose estremamente sporche, proprio come i nostri sporchissimi capelli… Chi non immerge le dolci chiome ogni giorno in un litro di olio per motori, chi poi non gli ci spalma sopra chili di letame. E chi, infine, non usa le ciocche à mò di pane per fare la scarpetta nel sugo al nero di seppia? Chiaro che vanno lavati allo stesso modo delle locomotive… 

Il motivo per cui i solfati sono usati nella composizione di shampoo e prodotti per l’igiene personale risiede in parte nel fatto che si tratta di una sostanza economica e di facilmente reperibilità. Ma, il fattore che incide di più sulla scelta di questo elemento è la sua capacità di produrre schiuma, quella che ci piace tanto.
Come è facile prevedere, questo tensioattivo schiumoso allo stesso tempo in cui pulisce i capelli rimuove anche il prezioso sebo, che ha il compito di lubrificare la cute e il gambo del capello. Soprattutto per noi ricce, rimuovere il sebo non fa altro che esasperare il livello di secchezza dei capelli, con conseguente perdita di lucentezza e tono. 

Il consiglio più utile è dunque quello di ricorrere a shampoo privi sodio lauriletere solfato.
Per individuare prodotti privi di questa sostanza nociva è sufficiente leggere attentamente la composione riportata sulle etichette. I termini che devono essere assenti sono i seguenti:
SODIUM LAURETH SULFATE (SLES)
SODIUM LAURYL SULFATE (SLS)
Nei prossimi giorni farò una lista degli shampoo che contengono solfati e di quelli che ne sono privi.
Nel frattempo, mettiamoci in testa che la schiuma determina sicuramente la qualità di un buon cappuccino,ma non quella di uno shampoo. 

Come se non bastasse, occorre difendersi non solo dai solfati, bensì anche dai parabeni,siliconi e dai petrolati, spesso presenti anche nel balsamo, nei prodotti per lo styling, e chi più ne ha più ne metta!  

                                                     Ma cosa sono? 

I parabeni costituiscono un gruppo di elementi chimici usati in molti cosmetici e farmaci come dei conservanti. I sei principali parabeni che si possono trovare facilmente all’interno delle formulazioni in commercio sono i seguenti: methylparaben, ethylparaben, propylparaben, isobutylparaben, butylparaben, e benzylparaben.
Dal momento che sono efficaci e poco costosi, vengono utilizzati di frequente in cosmetici e non solo. Studi ed esami hanno dimostrato che i parabeni penetrano nella pelle e possono essere rintracciati nel sangue anche nei minuti successivi all’applicazione. La presenza di tali sostanze nei prodotto di uso cosmetico implica la penetrazione nei tessuti corporei senza il passaggio attraverso il processo digestivo. Ne consegue che esse riescono a permanere intatte all’interno del tessuto. E’ di facile intuizione affermare che ciò non fa per nulla bene all’organismo..
Per quanto concerne il petrolato (negli INCI è indicato come PETROLATUM), esso è una gelatina ottenuta dal petrolio per raffinazione. È costituito da idrocarburi saturi composti di solito da almeno 25 atomi di carbonio. Esso trova impiego, nelle sue ‘qualità migliori’ nella farmaceutica e nella cosmetica (petrolato bianco).
Il petrolatum e la paraffina liquida (anche questa da evitare!) sono usati da anni in alcuni cosmetici, dunque è bene sempre dare un’occhiata agli ingredienti presenti, leggendo l’etichetta; molti petrolati generano un film occlusivo sulla pelle/capelli, interferendo con la traspirazione cutanea.
I siliconi sono agenti filmogeni, ad azione districante ma, proprio in virtù della prima proprietà, è meglio evitarli, nonostante alcune tesi smentiscano che il loro utilizzo possa nuocere alla salute di capelli e pelle… 


                 Ma perché i siliconi sono dannosi in particolar modo per i capelli ricci? 

 Ebbene, nell’immediato i siliconi fanno apparire i ricci lucenti e meno crespi, ma purtroppo a lungo andare questi penetrano nei pori dei capelli ricci, creando una specie di film che ostacola l’idratazione. Ed ecco che i capelli diventano privi di vita e soprattutto crespi. Quindi si può dire che i siliconi sono una soluzione immediata al problema del crespo, perché fa apparire i capelli nutriti e idratati all’inizio, ma poi non fa che favorire la formazione del crespo stesso.
I siliconi si presentano, nella lista degli ingredienti, nelle forme più comuni, ossia dimethicone, amodimethicone, cyclomethicone, cyclopentasiloxane. Da ricordare che queste sostanze di solito terminano in -one e –siloxane o –silanol.
Un’eccezione è costituita da quei siliconi idrosolubili, che hanno il pregio di poter essere facilmente eliminati con il lavaggio (si solito si identificano dalla presenza del termine peg nella lista degli ingredienti).
Inoltre, tutti gli ingredienti cosmetici provenienti dalla raffinazione del petrolio sono il più delle volte inquinanti a livello ambientale perché non biodegradabili, e alcuni di essi, per la possibile presenza di impurità al loro interno, rientrano nella classe 2 delle sostanze cancerogene.
Pertanto, facciamo attenzione a ciò che mettiamo in testa! In fondo basta poco:leggere gli INCI e controllare che non ci siano le sostanze di cui abbiamo parlato.

Nel Bagno di una Riccia : Balsamo

Il Balsamo, dopo il diffusore, è il miglior amico delle ricce. E siamo costrette ad usarne talmente tanto che finisce sempre prima dello shampoo.
Anche nel caso del balsamo, il primo consiglio è quello di prediligere prodotti senza siliconi.
Qui trovate una lista di prodotti non aggressivi:
La liste verranno man mano aggiornate, magari anche con i vostri suggerimenti!
Balsami BIO/Eco Bio:
Biofficina Toscana concentrato attivo
La Saponaria lino e mandarino
Bioearth Rivitalizzante
Avril Luce e Colore
Verdesativa Districante alla canapa sativa
Bjobj all’avena
Bioeconatura nutriente
Alkemilla arancio e limone
Tea Natura balsamo ammorbidente lino e aloe
Balsami con INCI buono e accettabile:
Yves Rocher Nutririparatore
Garnier Fructis Puliti & Brillanti
Schultz Ravvivante
Splend’Or al cocco
Garnier Ultra Dolce mandorla e fior di loto
Garnier Ultra Dolce mango e fiori di tiarè
Auchan extra dolce al latte di mandorla e noci
Garnier Fructis Fruit Passion
Garnier Fructis Oleo-Repair

Come si usa il diffusore sui capelli ricci?


 

Sicuramente il modo migliore per asciugare i ricci ed evitare l’effetto crespo è farlo al naturale, senza fonti di calore artificiali. Ma ahimè, in inverno diventa un po’ difficile. Per questo, l’alternativa migliore è il diffusore. 

Per ottenere capelli ricci e voluminosi: asciuga con il diffusore a testa in giù
La prima tecnica consiste nell’asciugare i capelli a testa il giù, tenendo il diffusore a velocità medio/bassa, evitando di indirizzare il il getto direttamente sulle punte, che si danneggerebbero a causa del calore.
Per ottenere dei ricci più definiti in questo caso potrete stringere di tanto in tanto delicatamente i boccoli tra le mani, senza toccare le punte..io uso sempre questa tecnica.

Fai da te: gel/maschera all'amido di mais:

Volete provare una maschera o un gel naturali? Basta cimentarsi col ‘fai da te‘ e il gioco è fatto!
Utilizzando l’amido di mais potrete ottenere un composto da usare come maschera/impacco dopo-shampoo, oppure come gel per lo styling (usandone piccole quantità).
Basta mettere sul fuoco per qualche minuto due cucchiai pieni di amido di mais insieme a una tazza d’acqua. Scaldandosi il composto diventa una sorta di gel. A qual punto toglierlo dal fuoco e, quando è ancora caldo, aggiungere un cucchiaio (o meno) di miele. Tuttavia, l’aggiunta del miele è facoltativa ed è, probabilmente, più adatta all’utilizzo del composto come maschera dopo-shampoo, anziché come gel.
Poi mischiare anche due cucchiaio di una crema per hidratazione. ( io si solito la uso cosi,sempre con una crema)
Applicare il composto sui capelli e tenere in posa per mezzora. Dopo agire col consueto shampoo.
Mentre, se si intende usarlo come gel per lo styling, è sufficiente usare piccolissime quantità di prodotto per lavorare i ricci e definirli.

Ricci definiti e nutriti col metodo LOC

Conoscete il metodo LOC?  

 Il metodo LOC: L sta per Liquid dunque fa riferimento al prodotto da usare come leave in (balsamo senza risciacquo), che deve essere liquido. La O invece sta per Oil e la lettera C per Cream.
In cosa consiste questa tecnica? Semplicemente, occorre passare, uno dopo l’altro, questi tre prodotti su capelli già lavati e ancora umidi (oppure da inumidire successivamente con lo spray).
Vediamo come fare.
Step 1: Leave In Balsamo
Mettere del balsamo senza risciacquo o uno spray, spruzzandolo ovunque, ma non sulle radici, per non appesantirle.
Step 2: Olio
Prendere una noce (o una quantità maggiore, se necessaria) dell’olio preferito, come ad esempio l’olio di cocco e applicarla uniformemente sui capelli.
Step 3: Crema di styling
Applicare la crema di styling preferita.
Step 4: asciugare i capelli
A questo punto non resta altro che non resta altro che asciugare i capelli.
Il metodo LOC, molto apprezzato negli USA, promette ricci definiti, nutriti e non unti (sempre se non si eccede con le quantità!).
C’è da dire che è una tecnica adatta a capelli ricci spessi, afro e non, porosi e non grassi, e che necessitano di idratazione perché particolarmente secchi.
Voi l’avete mai provata?

7 MODI DI USARE L'OLIO DI COCCO SUI CAPELLI RICCI

L’olio di cocco come trattamento antiforfora
L’olio di cocco può essere utilizzato per combattere la forfora. Applica dell’olio di cocco sullo scalpo massaggiando e lascialo in posa per almeno 10 minuti prima di risciacquare o procedere all’abituale shampoo.
Per rendere i ricci più lucidi
Applicare pochissimo prodotto sui capelli puliti, nei punti in cui si vuole accentuarne la lucentezza. Questo è un ottimo trucchetto da mettere in pratica prima di uscire.
Come maschera idratante
Ogni tanto è bene andare oltre il semplice balsamo e applicare una maschera sui capelli ricci, per riparare i danni causati dalle fonti di calore o dagli agenti atmosferici. O semplicemente per ovviare a capelli secchi e crespi.
Applica una generosa porzione di olio di cocco sui capelli puliti e umidi. Lascia in posa per almeno una mezz’oretta. Risciacqua e procedi con lo styling preferito.
Come districante
Se avete tantissimi nodi e state pensando di darci un taglio, l’olio di cocco potrebbe salvare le vostre lunghezze.
Applicare l’olio sui capelli bagnati, dopo lo shampoo, e applicare l’olio sui capelli, magari solo sulle punte se è solo lì che avete i nodi. Lasciate in posa per cinque minuti e cominciate a districare.
Contro le doppie punte
L’olio di cocco è un potente ricostituente, in grado di creare una barriera protettiva sui capelli e quindi evitare di peggiorare la situazione in caso di doppie punte. O almeno a migliorarne l’aspetto.
Mettete una piccola dose di olio di cocco sulle dita e applicatela direttamente sulle parti interessate, a capelli bagnati. Dopo 15 minuti procedere con shampoo e balsamo. Ripetete il trattamento almeno due volte al mese.